Comunicato stampa - ROMA, 13/07/2021 – “L’analisi condotta da Virginia Piccolillo e Milena Gabanelli nel Dataroom settimanale apparso ieri sulle pagine del Corriere della Sera e nell’edizione serale del TG de La7, ci sembra assolutamente corretta e razionale, anche a riguardo della trattazione dei dati. D’altronde, abbiamo noi stessi direttamente confermato molti di quei dati, che abbiamo tratto da documentazione ufficiale fornitaci dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nell’ambito di un confronto finalizzato precipuamente all’individuazione di soluzioni organizzative utili a contenere gli episodi di violenza e sopraffazione e alla revisione dell’organizzazione interna delle carceri; dati che, purtroppo, trovano ulteriore riscontro anche nei resoconti di chi in carcere opera in condizioni sempre più difficili”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, a seguito della discussione, a tratti polemica, che si è innescata dopo il Dataroom del lunedì condotto da Milena Gabanelli e che ieri ha riguardato le carceri.
De Fazio spiega: “l’analisi effettuata, per quanto certamente settoriale rispetto a un mondo complesso e articolato come quello carcerario, non dovrebbe suscitare prese di posizione preconcette, ma al contrario alimentare il dibattito e riportarlo al centro dell’attenzione politica, non potendosi peraltro pensare di riformare compiutamente l’esecuzione penale senza riorganizzarne dalle fondamenta l’ultimo anello, rappresentato appunto dall’esecuzione”.
“Sia chiaro – precisa ancora il Segretario della UILPA PP –, a chi ipotizza ritorni al passato noi diciamo che non siamo affatto contrari all’idea di sorveglianza dinamica, anzi, rivendichiamo con forza l’emancipazione della Polizia penitenziaria da compiti di mera custodia, con l’elevazione a funzioni di intelligence e di conoscenza del detenuto, ma per farlo è necessario reingegnerizzare l’Amministrazione penitenziaria e ripensare le strutture carcerarie con gli annessi impianti tecnologici”.
“Del resto – continua –, uno dei primi annunci dell’attuale Capo del DAP, Bernardo Petralia, appena succeduto a Basentini, ha riguardato la ripresa del confronto per la revisione dell’organizzazione interna delle carceri (modello custodiale) per la quale negli anni sono state costituite molteplici commissioni. Tale annuncio è stato poi confermato da Petralia nell’atto di programmazione generale per il triennio 2021-2023, nel quale, fra l’altro, viene espressamente indicata la ‘necessità di predisporre la rimodulazione dei circuiti penitenziari degli istituti penitenziari che garantisca un ordine degli interventi di trattamento, strutturato attraverso la progressiva analisi dei comportamenti partecipativi e proattivi dei detenuti’”.
“È giunto il momento, allora, per riprendere quel confronto, rispetto al quale abbiamo già da tempo formulato articolate proposte che abbiamo consegnato sia al Capo del DAP sia al Sottosegretario delegato, Francesco Paolo Sisto, per portarlo a immediata conclusione, lo ripetiamo, prima che sia troppo tardi. Del resto – conclude De Fazio –, le tensioni nelle carceri continuano e, dopo quelle di domenica a Firenze, ieri è stata la volta di Benevento, oggi chissà!”
Vedi qui il Dataroom di Milena Gabanelli e Virginia Piccolillo