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Comunicato stampa del 9 luglio 2021 Carceri: Si declama la formazione, ma si tagliano i permessi studio

ROMA 09/07/2021 “Dopo le ormai famigerate vicende avvenute il 6 aprile dello scorso anno presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, si parla tanto e a vario titolo di formazione per gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria. Proprio la formazione, peraltro, è stata indicata dalla Ministra della Giustizia Cartabia e dal Sottosegretario delegato Sisto, nella riunione di mercoledì scorso, come uno dei pilastri su cui puntare per migliorare le sorti del Corpo di polizia e dell’Amministrazione penitenziaria. Peccato che, come al solito, si predichi in un modo ma si razzoli in un altro. Registriamo, infatti, che anche nel mese di luglio in alcune sedi carcerarie sono stati tagliati i permessi studio, contrattualmente previsti, alla Polizia penitenziaria”.

Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, il quale già qualche settimana fa aveva denunciato il “baratto” fra diritti costituzionali cui vengono costretti gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria.

"In sostanza – spiega il Segretario della UILPA PP –, in alcune carceri i direttori per poter garantire pochi giorni di ferie stanno tagliando i permessi studio destinati all’accrescimento culturale degli appartenenti al Corpo e stabiliti dal contratto in 150 ore annue. A nulla sono peraltro valse le nostre denunce di qualche settimana fa, atteso che si registrano addirittura dei peggioramenti, come presso la Casa Circondariale di Prato, dove i tagli ai permessi studio, che inizialmente avevano interessato solo una parte del personale, sono stati estesi anche ad altri ruoli del Corpo di polizia penitenziaria”.

“A questo punto – conclude De Fazio –, vorremmo chiedere alla Guardasigilli se non ritenga che anche in questo caso si sia alle prese con la compressione di diritti costituzionali, protetti dagli articoli 34 (studio) e 36 (ferie) della Carta, ma soprattutto ci aspettiamo un autorevole intervento che dia un briciolo di consequenzialità alle poche e parziali risposte fornite alle Organizzazioni Sindacali nel confronto dell’altro ieri”.

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