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È da poco terminata la seconda riunione al DAP per la definizione dell’Accordo FESI per l’anno 2019.
Sempre sotto la presidenza del DGPR Buffa e con la partecipazione di Dirigenti del DGMC, la riunione è proseguita sulla scorta dei diversi posizionamenti espressi nel precedente incontro del 29 u.s. e, soprattutto, del nuovo schema proposto dall’Amministrazione per gli “obiettivi” (o presunti tali) per i Comandanti del Reparto.
Proprio su questo tema, la UILPA Polizia Penitenziaria ha qualificato l’ipotesi dell’Amministrazione come “una provocazione” e l’ha definita, come tale, “irricevibile”.
Lo schema del DAP, difatti, superando persino il “peggior Brunetta”, prevedeva il riconoscimento di un incentivo pari a 6.500 euro annui (lordi) per soli 19 Comandanti del Reparto che avessero accettato di essere inviati in servizio di missione continuativa in altrettante sedi ben elencate (per lo più in Sardegna e nel Nord del Paese, nonché in tre IIPPMM ).
Ciò, evidentemente, avrebbe fra l’altro determinato l’impiego di risorse contrattuali – destinate a tutti agli operatori per efficientare i servizi istituzionali – per sopperire alle inefficienze organizzative e gestionali dell’Amministrazione (peraltro in buona misura “certificate” anche dal Capo del DAP nelle sue recenti linee programmatiche).
La UIL ha inoltre evidenziato una serie di elementi (meglio enucleabili dalla registrazione audio disponibile online) che sia in punto di diritto sia sotto il profilo dell’opportunità non permettevano neppure di aprire una discussione su tale proposta, che era dunque da “respingere in toto, senza alcuna possibilità di negoziarla”.
Con argomentazioni per molti versi analoghe, pur con diverse sensibilità, si sono espresse anche le altre OO.SS., cosicché l’Amministrazione non ha potuto far altro che ritirare la proposta e chiedere una breve sospensione dei lavori per fare il punto della situazione.
Alla ripresa della discussione i nodi sul tema non sono stati sciolti e la riunione è stata aggiornata ad altra data.
