Roma 9 luglio 2015
Quest’oggi pomeriggio si è tenuta al DAP la riunione per l’esame del piano d’incrementi e la conseguente mobilità ordinaria concomitante con l’immissione in servizio dei neo Agenti del 169° corso di formazione.
L’Amministrazione è stata rappresentata dal D.G. del Personale e della Formazione (Turrini Vita) che ha presieduto la riunione su delega del Capo del DAP, dal Direttore dell’Ufficio III (Di Gregorio), dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali (Conte) e da altri Funzionari.
La delegazione UIL in apertura ha stigmatizzato il grave ed ingiustificato ritardo con cui si è tenuto il confronto (“ … l’Amministrazione continua a gestire l’ordinario come fosse l’emergenza …”) e che di fatto mette le Organizzazioni Sindacali di fronte al fatto compiuto, non potendosi ragionevolmente proporre analisi approfondite e misure strutturali ed efficaci senza ritardare l’impiego in servizio attivo dei nuovi Agenti ed i trasferimenti di coloro che attendono in graduatoria, con tutte le ripercussioni consequenziali.
Un’Amministrazione che avesse un suo progetto compiuto avrebbe avviato per tempo un confronto programmatico capace di definire a monte una rimodulazione organica anche in funzione degli incrementi nel ruolo degli Agenti e degli Assistenti previsti dal D.L. 92/2014. In tale quadro si sarebbe potuto tenere efficacemente conto delle molteplici esigenze operative, raccordandole alle politiche che sembrano dover interessare alcune specialità (es. GOM), e della messa in funzione di nuovi istituti e padiglioni. Ciò avrebbe consentito assegnazioni mirate, dando sfogo alla legittima mobilità e ponendo fine pure alla gestione di interi istituti penitenziari con operatori distaccati e periodicamente avvicendati.
Nel merito, la nostra delegazione ha comunque evidenziato come l’Amministrazione (“…trafelata, miope, che arranca e che difetta pure nella visione binoculare …”) per individuare le carenze e decidere gli incrementi perseveri nel comparare dati disomogenei: con un occhio guarda all’organico amministrato (che comprende coloro che sono distaccati ai PRAP, UEPE, Scuole, GOM, NIC e chi più ne ha più ne metta) e con l’altro guarda all’organico previsto (che è invece considerato al netto dei distaccati in altri servizi). Così facendo è di tutta evidenza che risultano sature alcune sedi invece carenti e viceversa.
In questo contesto si è peraltro notata la previsione d’incrementi in PRAP riportanti teorici esuberi. Se si percepisce l’idea di anticipare gli effetti della rimodulazione degli organici, è del tutto chiaro che le decisioni che si assumono vanno a predeterminare scelte future, che peraltro competono al Ministro, depotenziando anche il confronto sindacale.
Analogamente, è stata evidenziata l’inopportunità, nel momento contingente, di destinare ben 40 Agenti dal corso di formazione al GOM (sebbene previsto dal D.M.).
In conclusione la UIL, tenendo conto dell’urgenza di assegnare i nuovi Agenti e disporre i trasferimenti, ha chiesto il ricalcolo delle carenze e degli incrementi facendo riferimento per ogni sede penitenziaria ai presenti effettivi (esclusi i distaccati alle sedi extramoenia) e l’assegnazione concreta di tutti i nuovi Agenti alle sedi penitenziarie (no GOM).
A margine della riunione la nostra delegazione non ha mancato di sollecitare nuovamente la mobilità per i restanti ruoli della Polizia penitenziaria, primo fra tutti quello dei Sovrintendenti, “… fermo al palo da moltissimi anni …”, e di chiedere notizie circa i distacchi per esigenze di servizio in scadenza al 30 giugno. L’Amministrazione ha rappresentato che valuterà la possibilità di dar corso alla mobilità ordinaria almeno per i Sovrintendenti, mentre sembra orientata a prorogare sino al 30 settembre i distacchi in scadenza.
Per il resto la riunione è stata aggiornata alle ore 10.00 di domani.