A Mario STADERINI - Segretario Partito Radicale Italiano
Ai partecipanti IX Congresso
Caro Segretario,
Causa imprevisti, quanto urgenti ed improcrastinabili, impegni di carattere familiare, sopraggiunti nella mattinata odierna, debbo, mio malgrado e con sommo dispiacere , comunicarTi l’impossibilità di mantenere fede all’impegno di partecipare ai lavori del Congresso.
Sono certo che vorrai, comunque, far giungere a tutti i miei più cari e deferenti saluti.
Così come Ti chiedo di partecipare , a nome di tutta la UIL PA Penitenziari, a Marco Pannella la nostra più viva solidarietà, la più cordiale vicinanza, la più alta stima e la profonda gratitudine per aver voluto ancora una volta , l’ennesima, richiamare, attraverso l’iniziativa non violenta messa in piedi da alcune settimane, l’attenzione della politica, della società e dei media sulle incredibili, illegali, incivili condizioni in cui affoga il sistema penitenziario italiano.
I 57 suicidi verificatisi nelle celle delle nostre degradate prigioni, in questo 2010, sono altrettanti macigni che dovrebbero pesare sulle coscienze di quanti sono deputati a gestire e risolvere, in chiave politica ed amministrativa, le criticità dell’universo penitenziario ed invece non lo fa.
L’immobilismo del Parlamento, come dimostra il disimpegno sul DDL Alfano, sui temi penitenziari alimenta la barbarie nei penitenziari in cui sempre più si affermano percorsi di violenza, solitudine e depressione.
Purtroppo anche l’indifferenza verso il dramma penitenziario, che mostra la gran parte della stampa, contribuisce a negare al Paese un’informazione vera e reale di quanto accade nelle nostre prigioni.
Noi siamo convinti che gli operatori penitenziari non abbiano nulla da nascondere e nulla da cui nascondersi, perciò ci impegniamo perché la verità, anche sulle infamanti condizioni di lavoro, emerga e possa essere patrimonio di tutti.
Per questo la comunità penitenziaria, nel suo complesso, non può non essere grata a Marco , ma a tutto il Partito Radicale, per il sostegno e l’attenzione che rivolge all’universo carcerario.
Ma ciò, mi piace ricordarlo, è patrimonio storico e politico di tutte le donne e di tutti gli uomini della galassia radicale, dalla notte dei tempi.
Buon lavoro.
Roma 30 ottobre 2010
Eugenio SARNO - Segretario Generale UIL PA Penitenziari