ULTIM’ORA del 14 settembre 2010
CONTRATTO : Verso una (amara) intesa
E’ terminato intorno alle 21.00 l’incontro convocato quest’oggi alla Funzione Pubblica per riprendere il confronto sul rinnovo contrattuale del biennio economico 2008-2009.
Prima dell’incontro le OO.SS. e le rappresentanze hanno voluto fare un approfondimento ed un’analisi congiunta della situazione, giungendo all’unanime conclusione di portare a termine il confronto (e in breve tempo) sempreché sussistano alcune garanzie che sarebbero state chieste al livello politico.
Ciò ha facilitato il chiarimento e ha fatto emergere la differenza delle posizioni. Tutti, però, concordi nel sostenere di chiedere un quadro di garanzie effettive .
Le OO.SS. dei Corpi di Polizia ad ordinamento civile hanno unanimemente chiesto che la spalmatura delle risorse disponibili (702 milioni a copertura del 3,2% di inflazione + 100 milioni per la specificità) riguardasse le voci fisse e continuative dello stipendio. Specificatamente i 702 milioni da spalmare sul parametro e i 100 milioni da spalmare sull’indennità pensionabile.
I motivi di tale scelta sono chiari : strutturare la retribuzione fissa e garantire le fasce di reddito più deboli nonché i giovani (in prospettiva della previdenza complementare).
Il COCER Carabinieri ha chiesto che la spalmatura dei 702 milioni riguardasse per il 60% il parametro e per il 40% l’indennità pensionabile e proponendo che i 100 milioni fossero desinati alla contrattazione di secondo livello.
I COCER delle Forze Armate pur convergendo sull’ipotesi di una spalmatura dei 702 milioni sulla retribuzione fissa hanno chiesto che i 100 milioni fossero destinati ad altre tre fasce per accedere all’assegno di funzione ( 12-22 e 37 anni).
Conseguentemente alle proposte è scaturito un dibattito in cui anche il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari non ha fatto mancare il proprio contributo.
Eugenio SARNO sottolineando come la presenza al tavolo sia un atto di responsabilità nei confronti del personale “ pur nella certezza di essere stati presi in giro da questo governo che ha disatteso quasi tutti gli impegni ” ha auspicato il raggiungimento di una intesa in tempi brevi “perché l’instabilità del quadro politico potrebbe generare ulteriori effetti negativi sulle retribuzioni del personale”. Dopo aver ribadito che le somme sono troppe esigue “coprire solo l’inflazione programmata e non quella reale non può farci parlare di incrementi salariali” , il Segretario della UIL PA Penitenziari ha comunque espresso la necessità (richiamata anche da altri interventi) di un impegno politico su tre questioni : che gli ordini del giorno a salvaguardia dei trattamenti economici si tramutino in atti normativi, l’apertura di un tavolo per la previdenza complementare e la promulgazione di una legge delega per il riordino delle carriere.
L’incontro, ovviamente interlocutorio, si è chiuso con la distribuzione da parte della parte pubblica di alcune tabelle esplicative delle differenti proposte ed ha riconvocato le parti per domani pomeriggio alle 16.30.
Anche domani, come oggi, le OO.SS. e le rappresentanze si incontreranno per svolgere le dovute valutazioni .
Non possiamo non auspicare una intesa unitaria e risolutiva .
In tal caso la firma dell’accordo potrebbe già avvenire nel pomeriggio di giovedì (termine ultimo perché si tenti di portare gli arretrati nelle buste paghe di novembre) .
Purtroppo pur consapevoli di non poterci riferire ad un accordo soddisfacente dal punto di vista economico, non abbiamo voluto dimenticare la necessità e non abbiamo voluto sottrarci dalla responsabilità di garantire ai nostri colleghi il dovuto incremento salariale.
Insomma eravamo (e siamo) nelle condizioni di dover giocoforza mangiare l’amara minestra (il certo) o esseri costretti saltare dalla finestra (l’incerto) …….