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Nota n. 9975 - Con la presente si vuole porre l'attenzione sulle recenti convocazioni del C.P.O. richieste dalla Presidente e inviate a talune componenti, tramite l'Ufficio Relazioni Sindacali del DAP, evidenziando, fin da subito, come le stesse non abbiano rispettato le procedure previste per le convocazioni degli aventi titolo a partecipare ai lavori del comitato. 

Al riguardo si rileva quanto di recente accaduto in occasione della celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre 2021: su richiesta della Presidente del C.P.O. la Direzione Generale del Personale e delle Risorse Ufficio IV – Relazioni Sindacali con nota m-dg.gdap. del 18/11/2021, ha convocato presso il DAP, nelle date dal 22 al 26 novembre 2021, 9 componenti del Comitato, per una segreteria allargata del C.P.O., individuati tra titolari e supplenti di parte pubblica e di parte sindacale.

Queste ultime sono state anche invitate a partecipare, presso la sala Livatino del Ministero, alla giornata contro la violenza sulle donne.  Tutte le altre componenti titolari sono state invece invitate per la sola giornata del 25 novembre, esclusivamente come osservatori presso la sala Livatino, da remoto.

 Riteniamo sia doveroso precisare come tale modalità di convocazione, preparazione e svolgimento dei lavori sia assolutamente irrituale non trovando fondamento nelle norme che regolano la convocazione di un comitato in quanto la Presidente non può riunire motu proprio le parti secondo criteri soggettivi, ma in primis deve convocare le componenti titolari di parte pubblica e di parte sindacale. Inoltre, la ratio della convocazione non può essere determinata dalla distanza chilometrica perché questo, di fatto, oltre a nuocere alle componenti che non possono seguire tutti i lavori del comitato in presenza è di fatto discriminatoria e limitante.

La giustificazione addotta sembrerebbe risiedere nel limitato numero di partecipanti che la sala Livatino può contenere, ma anche in questo caso vorremmo spiegazioni sui criteri adottati dalla presidente nella scelta dei partecipanti in presenza e, di converso, nella esclusione delle altre. A ciò si aggiunga che la priorità della convocazione spetta alle componenti titolari e solo in loro assenza si possono convocare le supplenti.

Occorre sottolineare, inoltre, l’assenza di qualsivoglia comunicazione giunta presso la nostra organizzazione sindacale riguardo alla convocazione nelle date dal 22 al 26 novembre 2021 e all'evento che si è svolto presso la sala Livatino del Ministero.   

Purtroppo, è amaro constatare come quanto accaduto si sia nuovamente riproposto in occasione della nuova convocazione indetta dall'Ufficio Relazioni sindacali nelle date dal 13 al 15 dicembre 2021 con nota m-dg.gdap del 10/12/2021 n. 0457876.

Infatti, la Presidente ha pensato bene di convocare 15 persone, tra titolari e supplenti di parte pubblica e di parte sindacale, escludendo nuovamente molte componenti titolari in presenza che, invece, sono state convocate da remoto in videoconferenza dall'Ufficio Relazioni Sindacali con nota m-dg.gdap del 10/12/2021 0458338 per la sola giornata del 14 dicembre per una seduta plenaria allargata. Anche in questa circostanza la nostra Organizzazione Sindacale non è stata informata. Riteniamo che questa modalità di convocazione sia inaccettabile e chiediamo l’invito/convocazione di tutti i componenti titolari e, in loro assenza dei supplenti, per tutte le future riunioni del comitato. 

                Nell’attesa, molti cordiali saluti.

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