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“Per questo mese gli straordinari sono stati pagati parzialmente, in compenso chiedono una sorta di affitto agli Agenti che vivono in caserma” a dichiararlo è Domenico Maldarizzi Coordinatore della Uil Penitenziari di Bologna

“Per carità, potremmo anche essere d’accordo a pagare un contributo ma ci aspettiamo almeno una sistemazione dignitosa” lamenta Maldarizzi. “Perché i colleghi in servizio al carcere della Dozza che usufruiscono delle stanze nella caserma sono costretti a vivere in condizioni pessime».

 In Via del Gomito i problemi strutturali sono evidenti: Solo per citarne alcuni, a titolo di esempio, il mobilio delle camere è assolutamente inadeguato, obsoleto e fatiscente e, spesso, il personale ha dovuto provvedere di tasca propria per gli accessori o mobilia di prima necessità, i bagni sono in pessime condizioni igienico-strutturali, - continua il sindacalista - le docce comuni sono invase da muffe e umidità o chiuse da anni, l’acqua calda è presente solo in alcune ore del giorno, i corridoi della caserma non vengono pitturati da decenni e rimasti all’abbandono dopo gli inutili e mai funzionanti lavori del sistema antincendio, non vi è un ascensore funzionante da tempo e le pulizie dei luoghi comuni lasciano a desiderare”

Chi vive in caserma, nei limiti del possibile, si è dato al fai da te aggiustando un rubinetto o dando una mano di vernice alle pareti. Ma adesso che l’Amministrazione penitenziaria batte cassa e chiede agli agenti di contribuire con un canone” – chiosa Domenico Maldarizzi – “ci aspettiamo che vengano messe a disposizione delle stanze in condizioni strutturali, igieniche e sanitarie decenti

Le somme che si ipotizzano varierebbero fra i 40 euro e i 100 euro

Gli Agenti non ci stanno!! Perché ancora una volta si sentono trascurati” -  continua Maldarizzi –“Manca tutto, a cominciare dal vestiario, i magazzini sono vuoti, le scarpe dobbiamo comprarcele noi, anche le divise non sono uniformi, nel modello e anche nel colore”.

Per non parlare dei furgoni blindati con cui vengono accompagnati i detenuti”: - prosegue il sindacalista della Uil “Hanno sulle spalle oltre 250mila chilometri, sono pochi e quei pochi sono sgangherati”. 

L’ulteriore beffa per gli agenti” – continua preoccupato Domenico Maldarizzi - arriverà con il processo AEMILIA dove,  a poche ore dal suo inizio, non vi sono ancora i mezzi necessari per il trasferimento degli imputati e, soprattutto, del massiccio incremento di personale sbandierato dall’Amministrazione Centrale abbiamo la certezza che si ridurrà all’invio di soli tre unità.

Il risultato sarà che al Personale della Dozza saranno negati i diritti soggettivi e saranno altresi costretti ad effettuare turni massacranti con tantissime ore di lavoro straordinario che forse non verranno nemmeno pagati puntualmente.

 

E se malauguratamente, a causa dell’enorme contingente di Polizia Penitenziaria che verrà impiegato in tale processo. non si riuscisse a garantire tutte le altre attività trattamentali o le numerose visite urgenti cosa accadrebbe??”  - conclude Maldarizzi - La colpa verrebbe addossata sicuramente sul Direttore dell’Istituto, Comandante di Reparto e Polizia Penitenziaria di Bologna.

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