In data odierna, presieduta dal Capo del DAP e alla presenza del DGPR e di altri dirigenti e funzionari, si sono tenute due riunioni (una per il personale non dirigente e l’altra per i dirigenti di PolPen) in tema di piante organiche ed eventi critici.

         A seguito della corposa informativa inviata ieri, l’incontro ha assunto carattere sostanzialmente espositivo.

         Ciononostante, già dalle primissime battute, la delegazione UILPA PP non ha esitato a iniziare a porre dei paletti e ad indicare le linee guida da perseguire. Fra queste: cospicui investimenti per l’effettivo rafforzamento degli organici (oltre che la rimodulazione); revisione dei processi, dei modelli organizzativi e dei sistemi custodiali; significativa implementazione di strumenti, anche elettrici ed elettronici, e tecnologie; equilibrata distribuzione dei detenuti rispetto ai posti detentivi; etc. 

         La UIL ha altresì chiesto che, nelle more della definizione di quanto sopra, che comunque dovrà avvenire in tempi certi e ravvicinati, si riducano i servizi non essenziali all’utenza atteso che i deficit organici e strumentali non possono e non devono gravare oltre ogni misura sugli operatori. 

         Analogamente, la UIL ha richiesto che con effetto immediato, nel mentre si procede alla riorganizzazione di cui sopra, si sospendano le nuove immissioni di detenuti al regime a“custodia aperta. 

         Ancora, pur condividendo l’assunto secondo il quale i piccoli istituti risultano “antieconomici”, ha invitato a prevederne il rimpiazzo con altri più grandi e funzionali nelle stesse città e non la mera soppressione.

         Infine, la UIL si è detta nettamente contraria a ipotesi “restauratrici” che andrebbero a ritroso rispetto all’autonomia degli NNTTPP, dei quali vanno invece codificati gli organici. 

         Per maggiori dettagli, si rimanda in ogni caso all’audio del principale intervento UIL, come sempre, disponibile online. 

         La discussione proseguirà, più nel merito delle singole questioni, il prossimo 12 giugno.