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Corso per l'accesso alla qualifica del ruolo maschile e femminile degli ispettori - Incontro al DAP

Ieri al DAP si è svolta la riunione relativa al corso per l’accesso alla qualifica del ruolo maschile e femminile degli ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria ed in particolare con riferimento ai contenuti della nota n.237914 del 20/7/2018 a firma della Direzione Generale del Personale e delle Risorse.

La riunione è stata presieduta dal Dr. Pietro Buffa al quale in corso d’opera si è aggiunto anche il Capo DAP, Dr. Francesco Basentini.

La delegazione UIL presente all’incontro ha esordito nel proprio intervento sostenendo che, evidentemente, nella circostanza non poteva che richiamare l’attenzione sui contenuti della nota n.8752 del 24/7/2018 (clicca qui per leggere) che nell’introduzione odierna da parte del DAP non ha trovato alcun riscontro.

In particolare: se ai presenti nella graduatoria in uscita corrispondono anche quelli in entrata, se il dato relativo al personale è stato o meno epurato di coloro che sono in servizio nelle sedi extra moenia, se la mobilità ordinaria riguarderà solo ispettori o anche sovrintendenti dato che nella nota del DAP si fa riferimento anche a questi ultimi e rilevato che non sono indicati i dati relativi al personale impiegato nelle sedi extra moenia distinti per sede.

Abbiamo poi ribadito all’amministrazione che a nostro avviso, nell’ambito dell’attuale pianta organica, ci sono i margini per consentire a tutti di rientrare negli istituti di provenienza e agli anziani di essere trasferiti, se solo l’amministrazione lo volesse poiché la distribuzione degli ispettori nelle attuali piante organiche è disomogenea.

Basterebbe appunto modificare il DM 2/10/2017 riequilibrando il dato percentuale in tutte le Regioni e quindi dare mandato ai Provveditori di convocare le OO. SS. per eventualmente proporre la modifica dei PCD, nel senso di andare incontro quanto più possibile alle aspettative di ognuno.

Ad ogni modo, ribadendo che questa è un’amministrazione che individua sanatorie o stabilizzazioni per chiunque sia impegnato in servizi diversi dal carcere, dopo 10 anni di attesa per inerzia e incapacità del DAP, sarebbe scandaloso se non si individuasse una soluzione affinché tutti i neo ispettori che provengono dagli istituti penitenziari non possano rientrare nelle sedi di provenienza.

In conclusione abbiamo fatto riferimento alla mobilità degli ispettori anziani in graduatoria osservando che a differenza di quanto prevede il DAP, invece di chiedere ad ognuno di confermare la propria richiesta sarebbe più opportuno e razionale predisporre il piano di mobilità e in ragione di ciò dare la possibilità ad ognuno di presentare revoca.

Al termine della riunione sulla mobilità degli ispettori già in servizio l’amministrazione non si è pronunciata chiaramente anche se la sensazione è quella che procederanno al piano di mobilità dando poi possibilità di produrre revoca.

Per quel che riguarda i neo assunti, invece, il DAP si è dichiarato irremovibile rispetto alla decisione di consentire il rientro in sede solo compatibilmente con la disponibilità di posti in pianta organica.