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Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale Gennarino De Fazio

Ultim'Ora - Nel mentre prosegue il confronto per la stipula del primo CCNL per i Dirigenti di polizia, relativo al triennio 2018-2020, questa mattina, presso il Dipartimento per la Funzione Pubblica, alla presenza del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, è stato formalmente aperto il negoziato per il triennio 2021-2023.

         Com’era stato anticipato (leggi qui), stante l’assoluta esiguità delle risorse economiche stanziate e considerato il ritardo accumulato, è del tutto opportuno definire  parallelamente gli accordi per ambedue i trienni, seppur da recepire con provvedimenti diversi.

         La delegazione di parte pubblica, oltre che dal Ministro Zangrillo, che l’ha presieduta, ha visto la partecipazione di tutti Ministri interessati (Piantedosi, Nordio, Crosetto, Giorgetti, nonché dei responsabili delle Amministrazioni, per il DAP il Capo, Stefano Carmine de Michele.

         La trattativa, per i due trienni, volge verso il riconoscimento di importi una-tantum per compensare, in relazione alle esigue somme disponibili e alla non certo secondaria circostanza che si discute ex post, la retribuzione accessoria (la sola determinata dal contratto).

         Tuttavia, per la UILPA Polizia Penitenziaria, ferma restando l’assoluta necessità di accelerare i tempi della definizione degli accordi, non si può certo comprimere il confronto su tutti gli aspetti normativi che dovranno essere disciplinati con il CNNL.

         Così come restano da dipanare alcune fondamentali questioni, tra le quali si ricordano principalmente:

  • L’inevitabilità di superare il dettato all’art. 46, comma 5, D.Lgs. 95/2017, per conseguire un assetto normativo strutturale e autonomo per il finanziamento dello strumento negoziale, ponendo fine al replicarsi di provvedimenti derogatori e temporanei (attualmente sino al 2026) che da un lato non risolvono appieno il problema originario (la mancanza di un adeguato e autonomo finanziamento) e dall’altro alimentano l’incertezza;
  • L’urgenza di finanziare e disciplinare le agibilità sindacali, anche in questo caso superando il dettato del comma 7-bis, art. 46, D.Lgs. n. 95/2017 (introdotto dal 2° comma, art. 7-quater, della legge n. 69/2025);
  • L’esigenza di integrare le materie oggetto di contrattazione.

 

La UILPA Polizia Penitenziaria ha altresì colto l’occasione, seppur con la sinteticità imposta dai tre minuti a disposizione delle ben 17 delegazioni sindacali, per sollecitare l’apertura del tavolo contrattuale per il Comparto Sicurezza relativo al triennio 2025-2027 e l’avvio della discussione sulla previdenza dedicata.

 

Inoltre, anche in relazione all’annunciato ennesimo “piano carceri”, la UIL ha nuovamente richiamato le condizioni di pesantissima sofferenza della Polizia penitenziaria chiedendo, interventi concreti per potenziarne gli organici.

 

In tarda mattinata, il confronto è stato aggiornato in sede tecnica per il prossimo giorno 29.

 

L’audio del principale intervento UIL è disponibile online.

 

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