Nota n. 9151 Gentile Direttore Generale, ripetutamente, quanto infruttuosamente, questa Organizzazione Sindacale con copiosa corrispondenza che si allega in copia, si è prodigata per cercare di sollevare all’attenzione della Direzione Generale del Personale e delle Risorse del DAP la materia di cui in oggetto, tuttora internamente disciplinata con lettera circolare n. 0337271-2010 del 13 agosto 2010 dell’allora DGPF.

            In particolare, con quest’ultima è stato fra l’altro fornito indirizzo secondo il quale il trattamento economico di favore connesso alla facoltà di fruire del congedo straordinario e previsto dal 1° comma dell’art. 21, DPR 18 giugno 2002, n. 164 – integralmente ripreso dal 1° comma, art. 15, DPR 11 settembre 2007, n. 170, e poi esteso fino ai sei anni d’età della prole dall’art. 8 del DPR n. 39/2018 –, nel caso di parto gemellare o plurigemellare debba intendersi circoscritto al periodo massimo di 45 giorni nei tre (ora sei) anni come nel caso di parto singolo.

            Sulla materia, tuttavia, è intervenuta giurisprudenza di segno contrario di diversi TTAARR (cfr., ex plurimis, TAR Lazio, sez. I Q., sent. n. 08168 del 09 settembre 2013), ormai consolidata, e che, pure annullando sul punto la lettera circolare sopra richiamata, ha sancito che il limite di 45 giorni di congedo straordinario nel triennio in caso di parto plurimo debba intendersi moltiplicato per il numero dei gemelli.

            Peraltro, in tal senso si era già orientato, sin dal 2004, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale per le Risorse Umane per gli operatori della Polizia di Stato (cfr. direttiva n. 333-A/9807.F.6.2 del 23 gennaio 2004).

            Tanto premesso e richiamando anche la precedente corrispondenza unita alla presente, si prega la S.V. di voler procedere con cortese urgenza a una ricognizione della materia che consenta la rivisitazione in senso estensivo della citata direttiva che continua a penalizzare gravemente gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, ingenerando per di più ingiustificate e frustranti sperequazioni rispetto al trattamento di altri operatori del comparto sicurezza.

            Nell’attesa di un cortese e urgentissimo riscontro, molti cordiali saluti.