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Roma, 29 Giu. – “Mentre in carcere si continua a morire con frequenza mai vista in precedenza, sono 48 i suicidi dall’inizio dell’anno fra i detenuti più 4 fra il personale, il sovraffollamento dilaga, con 14mila detenuti oltre i posti regolamentari, gli organici della Polizia penitenziaria sono sempre più ridotti, mancano oltre 18mila unità, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva annunciato il varo di un decreto-legge già nella riunione del consiglio dei ministri tenutasi il 20 giugno scorso. Peccato che il provvedimento non sia stato neppure discusso perché doveva essere migliorato, secondo quanto poi riferito dal Sottosegretario Andrea Ostellari, che peraltro equivale ad ammettere che i decreti da Via Arenula nascono male. Lo stesso Ostellari aveva aggiunto che sarebbero servite altre due settimane. Oggi l’ennesimo colpo di scena, sempre il Sottosegretario con delega ai detenuti ha dichiarato che il decreto ‘dovrebbe uscire’ (dal cilindro?) entro fine luglio. Insomma, un decreto fantasma che si propone di ‘velocizzare il procedimento attuale per lo sconto di pena’, ma che procede più lentamente di una lumaca. La netta sensazione è che il testo sia ancora tutto da scrivere”.

             Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

             “Per di più, raccogliendo sul tema i diversi annunci, spesso scoordinati, se non proprio strampalati, dei vari esponenti di governo, nutriamo il sospetto che il decreto, ove mai vedrà la luce, potrebbe non contenere nulla di veramente incisivo, quantomeno in proporzione all’entità dell’emergenza carceraria, e, con l’albo nazionale delle comunità esterne che possano offrire un domicilio, potrebbe tendere verso una sorta di privatizzazione delle misure alternative alla detenzione. Così come non vorremmo che il provvedimento decretasse anche la riduzione della formazione iniziale per gli agenti di Polizia penitenziaria a 4 mesi, equivalenti a 60 giorni tra cui molti in DAD”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

             “Certo è che dal giorno in cui il decreto doveva andare in discussione in consiglio dei ministri a oggi, in carcere ci sono stati 4 suicidi, almeno 90 agenti aggrediti, gravissimi disordini, come quello di Regina Coeli, violenze di ogni genere e sofferenze immani sia fra i detenuti sia fra gli operatori; questi ultimi sottoposti a turni massacranti e ad un vero e proprio caporalato di stato, con lavoro straordinario obbligatorio non retribuito o pagato meno del lavoro ordinario”, prosegue il dirigente sindacale.

 

            “Noi continuiamo a ripetere che non c’è più tempo e che la gravissima emergenza in essere non possa essere affrontata con misure e strumenti ordinari, né tanto meno con i tempi da bradipo del tandem Nordio-Ostellari. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avochi a sé la materia e convochi una riunione straordinaria del consiglio dei ministri per affrontarla compiutamente, a 360 gradi, e con la necessaria urgenza. Da qui a un mese, stando ai tempi di Ostellari, potrebbe accadere di tutto”, conclude De Fazio.